giovedì 14 agosto 2014
Talking Angela: la bufala dell’app dei pedofili colpisce ancora
Redazione - Pubblicato il 26/2/2014, 15:19 | Nessun Commento
Qualche giorno fa una notizia sulla rete parlava di Talking Angela, un’app che secondo alcuni farebbe in modo che i bambini che ci giocano forniscano i propri dati personali, ma anche informazioni riguardanti il luogo in cui si trovano. Come se non bastasse, cliccando su un cuore situato sullo schermo, verrebbe loro scattata una foto, inoltre, secondo le voci che sono girate in rete, quest’applicazione per tablet e smartphone sarebbe gestita da pedofili che osservano i vostri figli. La notizia era stata smentita immediatamente da siti specializzati in bufale come Snopes, ma anche da Naked Security ed USA Today. Purtroppo tutto ciò non è bastato a frenare l’isteria collettiva, visto che, secondo alcuni utenti di Twitter, se guardate nell’occhio del gatto potete scorgere addirittura un pedofilo all’interno della pupilla.
TALKING ANGELA, LE REAZIONI SULLA RETE – Come detto, si tratta di una bufala e dietro Talking Angela non si nasconde alcun pedofilo di nessun tipo e se da una parte c’è chi ride di tutti i creduloni che hanno abboccato alla bufala, dall’altra c’è chi è veramente preoccupato: «attenzione quella app che si chiama #talkingangela è controllata da un pedofilo che vi spia in casa #nonscaricatetalkingangela» e c’è sempre chi vede un pedofilo negli occhi del gatto: «Guardate negli occhi di Angela cosa vedete #talkingangela #truffa #uomo #nella #sua #stanza #e #unpedofilo». Ma per fortuna c’è anche chi sdrammatizza e non abbocca all’ennesima bufala fatta girare in rete: «la cosa davvero inquietante è che raccontiate i ca@@i vostri ad un gatto (per giunta virtuale)».
TALKING ANGELA – Per la chiarezza Talking Angela non è un sito web, ma un’app per iOS disponibile su iTunes e il fatto che dietro di essa vi siano dei pedofili che vi rubano i dati è una bufala. Talking Angela ha delle funzionalità molto interattive per i più giovani e quando i bambini la attivano ed iniziano a giocarvi, Angela, un gatto che si trova su un tavolino esterno di un bar Parigino risponde in base alle loro azioni. Come riporta il sito Naked Security, tutte le accuse rivolte a Talking Angela sono infondate e non vi sarebbero evidenti problemi di privacy. Un portavoce di Out Fit 7, l’azienda produttrice dall’app ha detto che nessun dato personale viene raccolto con Talking Angela, che è disponibile su iOS, Android e Facebook app. L’utente viene informato del fatto che una delle funzioni principali della app è la chat, dove Angela parla con chi sta giocando. I dati raccolti non sono condivisi con nessuno e vengono spediti alla Out Fit 7 solo in forma anonima. Inoltre l’app comunica chiaramente il fatto che l’applicazione permette all’utente di scattare una foto di se stesso per condividerla poi nei social network, ma ciò avviene solo se è l’utente stesso a volerlo.
Un consiglio non lasciate i vostri bambini da soli con questi giochi on-line a nostro avviso un adulto deve sempre controllare.

TALKING ANGELA, LE REAZIONI SULLA RETE – Come detto, si tratta di una bufala e dietro Talking Angela non si nasconde alcun pedofilo di nessun tipo e se da una parte c’è chi ride di tutti i creduloni che hanno abboccato alla bufala, dall’altra c’è chi è veramente preoccupato: «attenzione quella app che si chiama #talkingangela è controllata da un pedofilo che vi spia in casa #nonscaricatetalkingangela» e c’è sempre chi vede un pedofilo negli occhi del gatto: «Guardate negli occhi di Angela cosa vedete #talkingangela #truffa #uomo #nella #sua #stanza #e #unpedofilo». Ma per fortuna c’è anche chi sdrammatizza e non abbocca all’ennesima bufala fatta girare in rete: «la cosa davvero inquietante è che raccontiate i ca@@i vostri ad un gatto (per giunta virtuale)».
TALKING ANGELA – Per la chiarezza Talking Angela non è un sito web, ma un’app per iOS disponibile su iTunes e il fatto che dietro di essa vi siano dei pedofili che vi rubano i dati è una bufala. Talking Angela ha delle funzionalità molto interattive per i più giovani e quando i bambini la attivano ed iniziano a giocarvi, Angela, un gatto che si trova su un tavolino esterno di un bar Parigino risponde in base alle loro azioni. Come riporta il sito Naked Security, tutte le accuse rivolte a Talking Angela sono infondate e non vi sarebbero evidenti problemi di privacy. Un portavoce di Out Fit 7, l’azienda produttrice dall’app ha detto che nessun dato personale viene raccolto con Talking Angela, che è disponibile su iOS, Android e Facebook app. L’utente viene informato del fatto che una delle funzioni principali della app è la chat, dove Angela parla con chi sta giocando. I dati raccolti non sono condivisi con nessuno e vengono spediti alla Out Fit 7 solo in forma anonima. Inoltre l’app comunica chiaramente il fatto che l’applicazione permette all’utente di scattare una foto di se stesso per condividerla poi nei social network, ma ciò avviene solo se è l’utente stesso a volerlo.
Un consiglio non lasciate i vostri bambini da soli con questi giochi on-line a nostro avviso un adulto deve sempre controllare.
mercoledì 13 agosto 2014
Antibufala: “Talking Angela” NON è un’app di pedofili 2014/03/01]

Isteria in Rete per un'app presente nell'App Store di Apple e in Google Play e denominata Talking Angela: è accusata di essere gestita da un pedofilo. Secondo l'allarme che sta circolando, l'app sarebbe stata “rubata” da un pedofilo che la usa per ottenere informazioni dai bambini facendo loro delle domande.
Un'altra accusa è che il pedofilo entrerebbe nello smartphone attraverso quest'app e manderebbe dei virus. Ciliegina sulla torta, circola la diceria che se si ingrandiscono gli occhi della gattina si vede la casa e si scorge a volte anche il pedofilo in questione.
Si tratta di panzane assolute (specialmente l'ultima, che la dice lunga sulla diffusione del pensiero magico fra gli utenti e sulla loro profonda ignoranza di come funziona l'industria delle app): l'allarme è totalmente fasullo, secondo Sophos e Snopes.com, e risale ad almeno un anno fa. Se davvero ci fosse qualche pericolo, l'app sarebbe stata rimossa da tempo dall'App Store e da Google Play.
Il Guardian ha intervistato i creatori di Talking Angela a febbraio 2014: l'azienda, Outfit7, ha smentito ogni accusa, chiarendo che le conversazioni sono prodotte con un sistema automatico (chatbot), non da una persona. Considerato che l'app è stata scaricata oltre 50 milioni di volte, per avere una persona dietro ogni conversazione occorrerebbe un esercito intero di operatori. L'azienda ha comunque chiarito che dalle conversazioni vengono estratte e trasmesse ai suoi computer alcune informazioni, come l'età dichiarata dall'utente, a fini statistici, come dichiarato nelle FAQ.
Nonostante tutto, continua il passaparola isterico di accuse completamente infondate.Sophos segnala anche graficamente il livello di diffusione del delirio intorno alle parole“talking angela”.
Ho installato Talking Angela sul mio iPad per studiarla direttamente e risulta che è semplicemente un'app come tante che usa la fotocamera per riconoscere le espressioni facciali dell'utente, usa il microfono per dialogare e guadagna esponendo pubblicità (statiche e video) e convincendo gli utenti a fare acquisti in-app e installare altri giochi della stessa casa produttrice. Nella modalità adulto, e solo in quella, consente anche delle chat con un sistema automatico che simula un interlocutore (il chatbot citato prima). Se c'è una cosa che si può criticare, è la facilità con la quale anche un bambino può attivare la modalità adulto.
C'è un modo molto semplice per sapere se Talking Angela mette in contatto con una persona reale (il presunto pedofilo, secondo alcuni) o dialoga in modo automatico usando frasi preconfezionate memorizzate nell'app: mettere il telefonino o il tablet in modalità aereo. Se lo fate, il dialogo continua sconclusionato come prima (immettendo parole a caso si ottengono risposte completamente slegate) e senza che nessun dato venga trasmesso.
Ecco un breve esempio del dialogo senza senso di Angela (con un iPad connesso a Internet):
Io: Mi piacciono gli unicorni.
Angela: Ottimo. Alla maggior parte della gente servono vestiti per lavoro o per scuola, qualcosa che dia loro un aspetto professionale e un po' più elegante.
Io: Io vivo a Lugano.
Angela: Io vivo con i miei coinquilini in un appartamento a Parigi.
Io: Io vivo in una scatola di cartone.
Angela: Grazie di avermelo detto. Ti piacciono gli animali?
Quella che viene interpretata come la “casa del pedofilo” (che sarebbe, fra l'altro, un idiota assoluto a rivelarsi così banalmente) è semplicemente l'immagine usata durante ilrendering della gattina digitale, effettuato per generare un riflesso realistico nei suoi occhi. L'immagine è molto sgranata e la fantasia di chi guarda aggiunge dettagli inesistenti: potrebbe in effetti trattarsi di una strada con alcune case, cosa che peraltro avrebbe senso vista l'ambientazione del gioco (la gattina sta all'aperto in una via e quindi sarebbe sensato generare il riflesso negli occhi usando l'immagine di una strada). Ecco due screenshot che ho acquisito dalla mia installazione:
Screenshot reale acquisito da me. |
Screenshot reale acquisito da me. |
Intorno a quest'app è nata e prospera una sorprendente collezione di immagini e notizie false, come questa presunta immagine del pedofilo, che alimentano una paura ingiustificata. Per esempio, la notizia della scomparsa di un bambino, tale Eli Moreno, in seguito all'uso di Talking Angela è una frottola inventata da un sito satirico (altri dettagli). Anche l'immagine qui sotto è un falso utilizzato in vari video per attirare traffico e generare guadagni.
![]() |
IMMAGINE FALSIFICATA. |
Il vero pericolo di Talking Angela e di tutte le app di questo genere, pensate per i bambini, è che invitano insistentemente a fare acquisti in-app di oggetti virtuali a prezzi assolutamente indecenti, che si pagano tramite la carta di credito (o carta iTunes) memorizzata nell'account legato all'iPhone o iPad. Soldi veri in cambio di oggetti immaginari: un affare d'oro che ha fruttato ricavi per circa 4 miliardi di dollarinel 2013 ad Apple e Google.
Notate il “petto di monete d'oro” (in originale immagino fosse “chest”) a 10 franchi |
L'app invita insistentemente a sbloccare gli acquisti in-app. Questo è il vero pericolo. |
Se siete preoccupati per queste cose, imparate a usare le Restrizioni per non permettere l'installazione di app o gli acquisti in-app e per bloccare l'accesso a fotocamera e microfono per tutte le app, invece di lanciarvi in una caccia alle streghe digitale. Tutto qui.
AVVERTENZA: Visto il clima di paranoia che si è creato intorno a questa vicenda e visto che il diffondersi di dicerie incontrollate sta causando angosce inutili a genitori e bambini, cestinerò qualunque commento che accusi Talking Angela senza presentare prove precise. Non farò da cassa di risonanza alla vostra irresponsabilità.
martedì 12 agosto 2014
Bimbi nella trappola di 'Angela': un pedofilo dietro il gattino virtuale
Talking Angela, sospetti anche in città. Diversi casi segnalati alla polizia postale: minori nel mirino
di Roberta Merlin
Rovigo, 5 marzo 2014 - Attenzione. Dietro al gattino di nasconde un pedofilo. E’ allarme anche a Rovigo per “Talking Angela”, l’app tanto amata dai ragazzi che permette di interagire con un gattino virtualecome in una vera e propria chat. Alcuni genitori si sono rivolti nei giorni scorsi alla Polizia Postale di Rovigo per segnalare la presenza di qualcosa di decisamente “ambiguo” nel gioco presente nello smartphone e tablet dei propri figli.
Sembrerebbe, infatti, che attraverso gli occhi dell’animaletto parlante, sia i minori e poi i genitori stessi, abbiano chiaramente individuato la sagoma di un signore di mezza età, seduto in una specie di ufficio, con alle spalle una libreria. Non solo, a turbare i bambini, tutti tra gli 9 e 11 anni, anche le domande decisamente intime poste dal gioco, con richiesta esplicita di informazioni personali, come nome e cognome ed indirizzo. E, in un caso segnalato, anche la proposta di un eventuale incontro.
Il gioco incriminato appartiene alla Outfit 7, la società che realizza altre serie come Talking Tom e Talking Ginger, app che permettono di far interagire il giocatore rispondendo coerentemente alle domande poste, ma anche di partecipare a quiz e giochi interattivi, come “accarezzare” il gattino attraverso il touch screen e prendersene cura. Sebbene la società costruttrice abbia smentito la notizia emersa dalle diverse segnalazioni provenienti da tutto il mondo, tra gli esperti del web si parla di un possibile attacco degli hacker che, impadronitisi dell’applicazione,la utilizzano per spiare e scattare foto ai ragazzi, visto che, appena “Talking Angela” viene scaricato, si attiva immediatamente una webcam. L’ipotesi che si tratti solo di una bufala è allontanata dalle numerose segnalazioni di genitori turbati che si rivolgono alle forze dell’ordine di tutta Italia, Rovigo compresa, per denunciare il comportamento sospetto del gattino virtuale, tra cui quello di chiedere al giocatore di “levare il dito dalla telecamera o spostarsi un po’ più a destra o sinistra dello schermo”.
Effettivamente, sembrerebbe che ci sia qualcuno a manovrare le conversazioni, anzi più di una persona. Queste le ipotesi al vaglio in questi giorni di chi si occupa della sicurezza del web a livello internazionale. Intanto tra i genitori di Rovigo, grazie al passaparola, è dilagata la paura che i propri figli possano,giocando, essere vittima di pedofili, pronti anche semplicemente a scattare foto a insaputa dei minori per poi diffonderle a scopi malavitosi.
lunedì 11 agosto 2014
Un pedofilo dietro Talking Angela?
Nel mirino la famosa app per i bimbi
Secondo diverse segnalazioni dietro Talking Angela si nasconderebbero dei pedofili. Bufala o verità?
Nonostante sia ufficiale il fatto che l'app "Talking Angela" non sia manovrata da un pedofilo, la bufala continua a girare sulla rete. Sotto accusa l'applicazione, prodotta da Outfit 7, che ha realizzato una serie di altri giochi con animali "parlanti" tra i quali la serie di Talking Tom Cat, che ha come protagonista una gattina, Angela, che parla e interagisce con i bambini. Secondo alcune voci, sostenute in diversi casi anche da denunce e segnalazioni alla polizia postale, negli occhi del felino si nasconderebbe una webcam, in grado di vedere i piccoli utenti e scattare fotografie, quindi sarebbe nient'altro che un'esca utilizzata dai pedofili per "agganciare" i minori. Di questa idea sono i tanti genitori che si sono rivolti alle autorità, perché, dicono, nelle pupille della gatta si vede chiaramente la sagoma di un signore di mezza età, seduto in una specie di ufficio, con alle spalle una libreria. L'allarme però è scattato anche per una serie di strane domande che l'app rivolge ai bimbi, per esempio il loro nome, cognome e indirizzo e, in un caso segnalato, anche la proposta di un incontro, oppure la richiesta di togliere il dito dalla telecamera o spostarsi più a destra o più a sinistra. La società costruttrice ha già smentito la bufala, ma tra gli esperti del web si parla di un possibile attacco degli hacker: il fatto strano è che, quando si scarica l'applicazione, si attiva immediatamente una webcam. Sembra quindi che ci sia effettivamente qualcuno a manovrare il gioco e su questo si concentrano le indagini delle autorità italiane e internazionali.
Ma sia che si tratti di verità o di una bufala, Talking Angela ha raggiunto proprio ora il suo più grande successo: attualmente è top download sia per Android che per iOS.
domenica 10 agosto 2014
- Un utente Google 11-apr-2014 6.47.57Voglio dirvi 2 cose non mi chiamo luigi ma Claudia Allora la seconda e che ce un pedofilo nel occhio di angela io lo visto il pedofilo in giro che andava verso la casa del mio compagno. E mi ero fermata a vedere e hanno preso il mio compagno trascinandolo a terra e non lo stiamo trovando più i suoi genitori sono molto preoccupati gli ho detto che cosa era successo e loro hanno detto. Cosaaaaaa era da solo a casa e sono molto preoccupata.
- Attenti: Non scaricare questa applicazione perché primo sono pedofili e secondo a la telecamera negli occhi e terzo mi ha chiesto se io mi potevo fare trovare sotto la torre effeil a Parigi vicino in cespuglio e io ho cancellato subito l'applicazione
- Come dire... È una mer...di gioco! Ruba i bambini!!!!!!!! Non è una bugia, è vero. All'interno di questi due Merd... di occi ti spia
- Attenzione Dentro l'occhio di Angela ce un pedofolo che vi spia attraverso la webcam ogni volta che chiude gli occhi Angela vol dire che ha fatto una foto e quando vanno in bagno i pedofili li mandano ad altri.la stessa cosa anche agli altri talking. Se non si possono mettere stelle non metterei nenche una perche è troppo pericolosa quest app e gli altri talking a e infine vi dico di non ascoltare a chi dice che questa storia nome vera o che dicono che é molto bello oppure che é bello ma deve essere in italiano
- Attenzione Io vi consiglierei di disinstallare talking Angela, perché si dice che ci sia un pedofilo che ti spia con la fotocamera interna, mi preoccupo soprattutto per i bambini, in particolare per le bambine. Si vede un uomo con un'ascia, mi viene da piangere
- ATTENZIONE! NON SCARICATELO.
- Non scaricate lo da me é venuto per chiedermi se volevo andare ad una certa festa
- Caro Nn mi freghi dal maligno
- Fa schifo
- PEDOFILIA... Si dice che ci siano pedofili che ti spiano e anno gia rapito4bimbi.PAURA
venerdì 8 agosto 2014
Talking Angela, sospetti a Cagliari: dietro le app ombra dei pedofili?
Tam tam tra i giovanissimi sui social network; due app sospette che chiedono informazioni dettagliate sui bambini
Autore: Francesco Piras il 24/02/2014 19:21 
Due app sospette, col rischio pedofilia dietro l’angolo. A far terrore nell'hinterland cagliaritano tra i giovanissimi, che in quest ore stanno dando vita a un vero tam tam di stati su facebook , sono delle app che prendono rispettivamente il nome : "talking tom" che sembra di non avere nulla di anomalo e "talking angela" dove nell'icona dell'app-game vi si può vedere un uomo al computer ; i rumors dicono che lo sviluppatore è un pedofilo-hacker che attraverso le domande che fa l'app adesca bambini e inoltre spia tramite la fotocamera e il microfono. Tutto è stato smentito dallo sviluppatore su facebook e su twitter, ma c’è chi ha interessato la Polizia Postale. E anche tanti genitori stanno cercando di capire se dietro ci sia qualche trappola.
giovedì 7 agosto 2014
ho sentito dire che ci sono malintenzionati
Ciao Erik! Sai se le voci che girano su Talking Angela, cioè che ti spiano, sono vere? Questa cosa mi ha un po' spaventato e voglio essere sicura di non correre pericoli... Grazie!-ValeFJ2012
NO, nella maniera più assoluta.
Le voci incontrollate che girano sulla rete sono tutte bufale mirate a creare allarmismo.Quesa app è assolutamente innocua! la software house di T.A è formale e di certo non vi è nessuna sagoma misteriosa negli occhi della gatta.
Dato il tema, ne approfitto per evidenziare 2 aspetti importanti di T.A legati alla sicurezza:
1) Angela offre una serie di garanzie di protezione dell'identità spiegate nella norma della privacy (si dovrebbe leggere sempre la documentazione e non cliccare ACCETTO a casaccio), e, molto importante, propone una modalità ancora più sicura per chi ha meno di 13 anni- è dunque molto importante non "barare" sull'età durante l'iscrizione.
2) Il vero "pericolo" di T.A (ma anche di tante APP) sono gli acquisti detti "in-app": NON COMPERARE mai nessun bonus, monete d'oro o qualsiasi altro oggetto ti viene proposto in extra. Se lo smart dei tuoi è collegato ad una carta di credito senza protezione o ad un
account Itunes, potresti spendere stupidamente un sacco di soldi veri per un pugno di monete... virtuali! siam mica polli dietro la rete ! - RED Io sono pienamente d 'accordo con quello che dice questo articolo
NO, nella maniera più assoluta.
Le voci incontrollate che girano sulla rete sono tutte bufale mirate a creare allarmismo.Quesa app è assolutamente innocua! la software house di T.A è formale e di certo non vi è nessuna sagoma misteriosa negli occhi della gatta.
Dato il tema, ne approfitto per evidenziare 2 aspetti importanti di T.A legati alla sicurezza:
1) Angela offre una serie di garanzie di protezione dell'identità spiegate nella norma della privacy (si dovrebbe leggere sempre la documentazione e non cliccare ACCETTO a casaccio), e, molto importante, propone una modalità ancora più sicura per chi ha meno di 13 anni- è dunque molto importante non "barare" sull'età durante l'iscrizione.
2) Il vero "pericolo" di T.A (ma anche di tante APP) sono gli acquisti detti "in-app": NON COMPERARE mai nessun bonus, monete d'oro o qualsiasi altro oggetto ti viene proposto in extra. Se lo smart dei tuoi è collegato ad una carta di credito senza protezione o ad un
account Itunes, potresti spendere stupidamente un sacco di soldi veri per un pugno di monete... virtuali! siam mica polli dietro la rete ! - RED Io sono pienamente d 'accordo con quello che dice questo articolo
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